Felicità…tà…tà
7 Febbraio 2019Echoes
7 Febbraio 2019Liberamente tratto da Tre bravi ragazzi di Federica Sciarelli
adattamento
Claudio Calò
regia
Massimo Di Michele
con
Massimo Di Michele e Federica Rosellini
scrittura coreografica
Fabio Caputo
immagine locandina
Cristina Gardumi
progetto ideato da
Eleonora Tedeschi
in collaborazione con
Teatro di Roma - Teatro Nazionale
Note di regia
Il 30 settembre 1975, tre giovani neofascisti dei Parioli - Gianni Guido, Andrea Ghira e Angelo Izzo - violentarono e torturarono due ragazze in una villa del Circeo: Rosaria Lopez morì, e Donatella Colasanti si salvò fingendosi morta.
Federica Sciarelli nel suo saggio ricostruisce l'intera storia dei tre aguzzini del Circeo: 36 ore di sevizie, prima dell'assassinio e dell'occultamento dei corpi delle ragazze. Il delitto e il processo per "i fatti del Circeo" hanno fatto la storia del Paese, sono entrati nelle case degli italiani attraverso un'opera di mediatizzazione senza precedenti veicolata dalla tv pubblica e dalla carta stampata, hanno costituito uno dei punti di svolta nella percezione della violenza contro le donne come fatto costituente l'impianto patriarcale e maschilista così innervati nella società italiana.
Sotto il banco degli imputati, grazie al movimento femminista, non sono finiti soltanto gli aguzzini, ma il sottofondo culturale di un Paese che si è dovuto specchiare nell'immagine di quei corpi straziati. La fotografia di una città e di un Paese che si è trovato ad interrogarsi sugli squilibri di potere e possibilità tra uomini e donne, sulla forza di una soggettività femminile che la storia degli anni successivi ha conosciuto con il prorompere del movimento femminista; ma l’enormità dell’episodio porta con sé anche i connotati ideologici e sociologici: c’erano ancora una volta due Rome che si contrapponevano, la Roma di piazza Euclide e quella dell’Ardeatino.
Al massacro seguì un processo che può considerarsi politico, perché toccò profondamente le fondamenta di un Paese e di una città, sollecitando una presa di posizione pubblica sul tema degli squilibri sociali di un Paese e della sua Capitale e della violenza maschile.
Una ragazzata, liberamente tratto dal libro Tre bravi ragazzi di Federica Sciarelli, vede l'adattamento di Claudio Calò e la scrittura coreografica di Fabio Caputo.
Lo spettacolo fa parte di un progetto ideato da Eleonora Tedeschi, La città nascosta: tre spettacoli teatrali che debutteranno nella stagione 2018/2019 in cui fatti di cronaca nera avvenuti nella città di Roma sono il tramite per raccontare e riflettere sulle trasformazioni urbane, sociali e culturali che hanno interessato Roma dal Secondo Dopoguerra ad oggi.
Il ciclo è promosso dall'Associazione culturale Comunitaria nell'ambito del Festival Fabbrica Roma.